Il coaching è energia

Le mie sessioni di coaching in presenza durano ciascuna 3 ore, in senso assoluto possono sembrare un’infinità di tempo ma ti assicuro che volano. Sai perché? Il motivo è questo: quando si entra nel flusso il tempo svanisce.

Al termine delle 3 ore entrambi usciamo dalla sessione carichi e pieni di consapevolezza: il coachee prende coscienza di alcuni aspetti in funzione di sé e del proprio personale percorso e io riscontro, nuovamente, che la chiave di tutto è la forza che ognuno ha dentro di sé.

Lo spirito giusto ti premia

Ammiro i miei clienti, durante il percorso si mettono in gioco senza se e senza ma e questo è lo spirito giusto per vivere il coaching. Non si fa tanto per fare, si lavora sodo, spesso è dura ma se così non fosse, probabilmente, la motivazione sottostante non sarebbe così potente.

Ammettere la propria realtà e riconoscersi nel proprio quotidiano non è sempre facile e quando ci sbatti contro capisci che hai comunque sempre e solo due possibilità: continuare a vivere la vita che ti sta stretta o cambiare.
Cosa vuol dire cambiare? Può voler dire tutto e può voler dire niente.
Spetta a te dare a questa parola il tuo significato, il mio ruolo è quello di aiutarti a diventare capace di pianificarlo, per renderlo affrontabile e metterlo in atto.

Cementare le fondamenta per elevarsi

Recentemente si è svolto il quinto incontro di un percorso di sei con un cliente, siamo ormai agli sgoccioli e oggi abbiamo avuto entrambi la sensazione che avremmo potuto anche terminare qui il nostro viaggio insieme.

Però c’è ancora una sessione da fare e dobbiamo farla per concludere nel modo giusto l’intero percorso e rinforzare quanto fatto fin qui. Il coachee deve prendere piena consapevolezza di ciò che ha vissuto ed elaborato, dire “ad alta voce” ciò a cui è arrivato per sedimentarlo dentro di sé.
Come per consolidare le basi di una costruzione, perché il coaching è un modo per gettare le fondamenta per il tuo futuro.

A presto,
Lara

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