persona che conferma il percorso

È il momento di… fare il punto

Al termine di ogni percorso di coaching è doveroso fare il punto, lo dobbiamo a noi stessi per tutto l’impegno che ci abbiamo messo e per la fatica fatta.

Nell’ultimo incontro riflettiamo su ciò che hai vissuto e su tutte le tappe che hai conquistato, per cercare conferme o mettere in discussione i passaggi attraversati.

Fermati e pesa il valore del percorso in sé, ignorando per un momento l’esito finale. Pensa a ciò che non è andato per il verso giusto ma che, tuttavia, hai affrontato, ai progressi, agli ostacoli incontrati, alle gioie provate, alle persone conosciute lungo il cammino.

Come fare il punto e tirare le somme di un percorso

Memorizza il modo in cui hai fronteggiato ogni difficoltà e tienilo a mente per altre situazioni complesse che potrebbero arrivare e ripeti a te stesso: “ce l’ho fatta in quella occasione, ce la posso fare di nuovo”.

Ricorda a te stesso ogni traguardo raggiunto, anche il più piccolo. Come? Visualizza quei momenti, falli scorrere davanti ai tuoi occhi e rivivi le emozioni positive che hai provato. Fai sedimentare dentro di te ogni passaggio e fa’ in modo che resti con te per sempre.

Immaginali come mattoncini che metti uno sull’altro giorno dopo giorno, sono tutti momenti che ti aiutano a crescere e migliorare.

Non ho raggiunto il mio obiettivo, ora che faccio?

Non sei arrivato alla meta prefissata? Può succedere.

Anche qui ti consiglio di prenderti il tempo per riflettere prima di proseguire con la quotidianità e farti assorbire dalla routine o dagli impegni che ti vengono assegnati e che riempiono le tue giornate.

Fermati e rifletti: ok, non hai raggiunto l’obiettivo. Pensaci, era realmente un obiettivo importante? Era davvero ciò che desideravi?
Chiedilo a te stesso a voce alta e risponditi con sincerità. Solo dopo potrai andare oltre e girare pagina.

Ricorda che fare il punto al termine di un percorso è sempre indispensabile, anche nell’ottica di iniziarne uno nuovo.

Imparare e crescere grazie al coaching

Sono certa che hai imparato qualcosa anche se la meta non è stata raggiunta e, a maggior ragione se invece hai afferrato il desiderio che avevi espresso nel nostro primo incontro.

Quando fai il punto metti sul tavolo tutte le carte, in modo scientifico. Io consiglio di scrivere nero su bianco ogni sicurezza maturata, ogni dubbio sciolto, ogni ostacolo superato e non.
Valuta e analizza tutto, solo così potrai ricominciare con chiarezza e rinnovata energia. Altrimenti partiresti già con una bella zavorra con l’etichetta “insuccesso”.

Cercare le conferme nel buono e nel meno buono, è l’unico modo per non ripartire da zero ma già con una porzione di strada fatta.

Vuoi un esempio? Ecco, concentrati su un micro-obiettivo raggiunto, congratulati con te stesso e ricomincia da lì. Oppure pensa a un incontro che hai fatto lungo la strada e che ora fa la differenza nella tua vita e rallegrati per questa conquista.

Le cose buone non vanno cancellate con un colpo di spugna quando non si raggiunge il risultato sperato. Bisogna farne tesoro e ripartire da lì verso nuovi obiettivi più ponderati.

Il coaching innesca cicli virtuosi

Le azioni che hai scoperto grazie al coaching falle diventare parte della tua routine, continua a fare ciò che ha funzionato e che ha migliorato la tua vita.
Se hai scoperto che essere gentile con le persone fa stare meglio te e gli altri allora continua a farlo, se hai sperimentato che andare a fare una corsa a fine giornata ti aiuta a scaricare la tensione fallo diventare una buona abitudine! Anche quando non ne hai voglia, ricorda quanto bene ti fa stare, quanta energia ti regala.

Non sminuire questi buoni risultati, comprendili e rifletti sulla carica che ti hanno dato. Vale la pena replicare, no?

Cambiare direzione si può

Si cresce anche con le difficoltà, ad esempio se durante gli incontri di coaching ci si rende conto che le cose non stanno andando come desiderato, si deve avere l’onestà verso sé stessi di andare a fondo e scoprire il motivo.

L’ostinazione a voler puntare verso qualcosa non paga se la meta non è quella giusta, anche perché si rischia di non essere in grado di vedere punti di vista alternativi.
Durante il percorso, se si sente che qualcosa non va, è giusto fermarsi a fare il punto e capire se l’obiettivo va sostituito. E ripartire da lì.

Spesso questa è la cosa più ardua da ammettere per il coachee: per un sacco di tempo hai pensato di volere delle cose e poi scopri che, in realtà, non te ne importava nulla!

Questa non è affatto una sconfitta, anzi, è un passo importante che prima si fa meglio è.

Condividere il percorso aiuta a crescere

Ti lascio un ultimo suggerimento, importantissimo secondo la mia esperienza nel coaching: condividi il cammino fatto con una persona a te cara o che sai che può trarre beneficio dalle tue parole. Dona ciò che hai imparato a qualcun altro, permettigli di vedere che se ci si impegna con metodo si possono raggiungere le mete e si può anche imparare a gestire le porte in faccia e rialzarsi quando si cade.

Abbi anche il coraggio di ammettere che magari qualcosa è andato storto e racconta cosa hai imparato da quella situazione. Non avere paura del giudizio altrui, sii più forte di valutazioni che possono partire da gelosie, invidie o preconcetti.

La strada che hai fatto, ogni singolo passo, ha un valore per te: riconoscilo e vai oltre.

E tu, a che punto sei del tuo percorso? Aspetto di ascoltare le tue parole e la tua esperienza.
A presto,
Lara

Condividi su

Contattami